VIII Domenica di S. Matteo – S. Domezio martire
PRIMA ANTIFONA
SECONDA ANTIFONA
I themèlii aftù en tis òresi tis aghìis.
Metemorfòthis en to òri, Christè o Theòs, dhìxas tis Mathitès su tin dhòxan su, kathòs idhìnando. Làmpson ke imìn tis amartolìs to fos su to aìdhion, presvìes tis Theotokù; Fotodhòta, dhòxa si.
Thavòr ke Ermòn to onomatì su agalliàsonde.
Sòson imàs, Iiè Theù, o en to òri to Thavòr metamorfothìs, psàllondàs si: Allilùia.
TROPARI
Della festa: Metemorfòthis en to òri…
Della titolare della Parrocchia: En ti ghennìsi tin parthenìan efìlaxas, en ti kimìsi ton kòsmon u katèlipes, Theotòke. Metèstis pros tin zoìn, Mìtir ipàrchusa tis zoìs ke tes presvìes tes ses litrumèni ek thanàtu tas psichàs imòn.
Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d’intenti. Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: "Io sono di Paolo", "Io invece sono di Apollo", "E io di Cefa", "E io di Cristo!". Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. Ho battezzato, è vero, la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno. Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo.
In quel tempo si accostarono i Discepoli a Gesù e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". Ma Gesù rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare". Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!". Ed egli disse: "Portatemeli qua". E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.
MEGALINARIO
En to fotì tis dhòxis tu prosòpu su, Kìrie, porefsòmetha is ton eòna. Allilùia.
Metemorfòthis en to òri…
O en to òri to Thavòr metamorfothìs en dhòxi, enòpion ton aghìon aftù Mathitòn ke Apostòlon ke anastàs ek nekròn…
8 – L – S. Emiliano, vescovo di Cizico
1Cor. 11,31-12,6 Mt. 18,1-11
9 – M – S. Mattia apostolo
Atti 1,12-17.21-26 Lc. 10,16-21
10 – M – S. Lorenzo martire e arcidiacono
2Tim. 2,1-10 Gv. 15,17-16,2
11 – G – S. Euplo martire
1Cor. 14,6-19 Mt. 20,17-28
12 – V – Ss. Fozio e Aniceto, martiri
1Cor. 14,26-40 Mt. 21,12-14.17-20
13 – S – Traslazione delle reliquie di S. Massimo il confessore
Conclusione della festa della Trasfigurazione
Rom. 14,6-9 Mt. 15,32-39
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