5 novembre 2011

06 NOVEMBRE 2011

VII Domenica di S. Luca
S. Paolo, arcivescovo di Costantinopoli, confessore

TROPARI

Della Domenica: To fedhròn tis anastàseos kìrighma ek tu anghèlu mathùse e tu Kirìu mathìtrie, ke tin progonikìn apòfasin aporrìpsase tis Apostòlis kafchòmene èlegon: Eskìlefte o thànatos, ignèrthi Christòs o Thèos, dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.

Del santo: Thìas pìsteos omologhìa, àllon Pàvlon se ti Ekklisìa, zilotìn en ierèvsin anèdhixe. Sinekvoà si ke Àvel pros Kìrion ke Zacharìu to èma to dhìkeon. Pàter òsie, Christòn ton Theòn ikèteve, dhorìsasthe imìn to mèga èleos.

Della titolare della Parrocchia: En ti ghennìsi tin parthenìan efìlaxas, en ti kimìsi ton kòsmon u katèlipes, Theotòke. Metèstis pros tin zoìn, Mìtir ipàrchusa tis zoìs ke tes presvìes tes ses litrumèni ek thanàtu tas psichàs imòn.

Kontàkion: O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Thèu, sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo: in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

EPISTOLA (Gal. 2,16-20)

Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno.
Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore. In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

VANGELO (Lc. 8,41-56)

In quel tempo venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga; gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, perché aveva un’unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscita a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: “Chi mi ha toccato?”. Mentre tutti negavano, Pietro disse: “Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia”. Ma Gesù disse: “Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me”. Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l’aveva toccato, e come era stata subito guarita. Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in pace!”.
Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: “Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro”. Ma Gesù che aveva udito rispose: “Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata”. Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all’infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: “Non piangete, perché non è morta, ma dorme”. Essi lo deridevano, sapendo che era morta, ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla, alzati!”. Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

8a SETTIMANA DI SAN LUCA

7 – L – Ss. 33 martiri di Melitene – S. Lazzaro taumaturgo, che ha vissuto nell’ascesi sul monte Galesio
Col. 2,13-20 Lc. 12,13-15.22b-31

8 – M – Sinassi dei condottieri supremi Michele e Gabriele, e delle altre potenze incorporee

Eb. 2,2-10 Lc. 10,16-21

9 – M – Ss. Onesiforo e Porfirio, martiri – S. Matrona – S. Teoctista di Lesbo
Col. 3,17-4,1 Lc. 12,48b-59

10 – G – Ss. Olimpas, Rodione, Sosipatro, Terzo, Erasto e Quarto, apostoli – S. Oreste martire
Col. 4,2-9 Lc. 13,1-9

11 – V – Ss. Mena, Vincenzo, Vittore e Corona, martiri – S. Teodoro Studita, confessore – S. Bartolomeo da Rossano
Gal. 5,22-6,2 Mt. 11,27-30

12 – S – S. Giovanni l’elemosiniere, arcivescovo di Alessandria – S. Nilo
2Cor. 9,6-11 Lc. 9,37-43a

Nessun commento:

Posta un commento