21 luglio 2012


22 luglio 2012 - Domenica VIII di Matteo. – Santa Maria   Maddalena. - Tono VII – Eothinon VIII.

APOLITIKIA

Katèlisas to stavrò Katèlisas to stavrò su ton thànaton; inèoxas to listì ton Paràdhison; ton Mirofòron ton thrìnon metèvales; ke tis sis Apostòlis kirìttin epètaxas: òti anèstis, Christè o Theòs, parèchon ton kòsmo to mèga èleos.

Hai annientato con la tua croce la morte; hai dischiuso al buon ladrone il Paradiso; hai mutato in gioia il pianto delle Mirofore, e ai tuoi Apostoli hai comandato di annunziare che Tu, Cristo Dio, sei risorto, elargendo al mondo la grande misericordia.

Della Santa:

Christò to dhi’imas ek Parthènu techthèndi, semnì Magdhalinì, ikolùthis, Marìa, aftù tà dhikeòmata ke tus nòmus filàtusa: òthen sìmeron tin panaghìan su mnìmin eortàzondes anevfimùmen se pisti, ke pòtho gherèromen.

Seguivi il Cristo che per noi dalla Vergine è nato, o venerabile Maria Maddalena, osservando i suoi precetti e le sue leggi: per questo noi oggi, festeggiando la tua santissima memoria, con fede ti celebriamo e con amore ti onoriamo.

Della titolare della Parrocchia:

En ti ghennìsi tin parthenìan efìlaxas, en ti kimìsi ton kòsmon u katèlipes, Theotòke. Metèstis pros tin zoìn, Mìtir ipàrchusa tis zoìs ke tes presvìes tes ses litrumèni ek thanàtu tas psichàs imòn.

Nel parto, hai conservato la verginità, con la tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio. Sei passata alla vita, tu che sei Madre della vita e che con la tua intercessione riscatti dalla morte le anime nostre.

KONDAKION

Prostasìa ton Christianòn Prostasìa ton Christianòn akatèschinde, mesitìa pros ton Piitìn ametàthete, mi parìdhis amartolòn dheìseon fonàs, allà pròfthason, os agathì, is tin voìthian imòn ton pistòs kravgazòndon si: Tàchinon is presvìan ke spèfson is ikesìan, i prostatèvusa aì, Theotòke, ton timòndon Se.

O invincibile Protettrice dei Cristiani, inconcussa mediatrice presso il Creatore, non disprezzare le voci di supplica di noi peccatori, ma affrettati, pietosa, a venire in aiuto di noi che con fede a Te gridiamo: o Madre di Dio, non tardare ad intercedere per noi; orsù, muoviti a pregare per noi, Tu che ognora proteggi quanti ti venerano.

Epistola

Il Signore darà forza al suo popolo; il Signore benedirà il suo popolo con la pace. (Sal. 28,11)

Portate al Signore, figli di Dio; portate al Signore dei figli di arieti. (Sal. 28,1)

Lettura dalla prima lettera di Paolo ai Corinti  (1,10-17)

Fratelli, vi esorto, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d’intenti. Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: “Io sono di Paolo”, “Io invece sono di Apollo”, “E io di Cefa”, “E io di Cristo!” Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno. Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo.

Alliluia (3 volte).

Buona cosa è lodare il Signore e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 91,2)

Alliluia (3 volte).

Annunziare al mattino la tua misericordia, la tua verità nella notte. (Sal. 91,3)

Alliluia (3 volte).

Vangelo (Matteo 14,14-22)

In quel tempo Gesù, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare”. Ma Gesù rispose: “Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare”. Gli risposero: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci!” Ed egli disse: “Portatemeli qua”. E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.

Buona Domenica!!

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